La terapia della gestalt mira a trattare il soggetto con una tecnica che permetta di trovare quegli obiettivi che sono per lui importanti e significativi nel processo di maturazione. Il professionista Rómulo Burga (1981) sottolinea che l’obiettivo di questa terapia è quello di sviluppare e consentire all’individuo di agire sulla base di tutte le informazioni possibili, catturando sia informazioni esterne che interne. Realizzando il qui e ora, la persona può arrivare all’autoregolazione.
- La psicologia della Gestalt è anche chiamata teoria della forma. Gli psicologi, come accennato in precedenza, sperimentavano attraverso figure esterne, per lo più visive e uditive, considerando la percezione come globale e totale. In questo modo, il tutto era maggiore della somma delle sue parti.
- La terapia della Gestalt è una tecnica che si basa sulla fenomenologia e sulla filosofia dell’esistenza.
- La psicologia della Gestalt si sviluppa tenendo conto di due idee fondamentali: la percezione è organizzata e l’organizzazione tende ad essere buona se le sensazioni di stimolazione lo consentono.
- Le leggi dell’organizzazione percettiva sono le seguenti:
- legge di Prossimità;
- Legge di Somiglianza o Uguaglianza;
- Legge della Chiusura;
- Legge di Pregnanza o Contrasto;
- Legge di Simmetria;
- Legge di Buona Continuazione;
- Legge del Destino Comune.
- Una Gestalt (necessità) può anche essere determinata in un individuo dalle basi teoriche della figura e dello sfondo. Cioè, una Gestalt si verifica quando la persona cambia la forma a seconda delle esigenze che ha. Quindi, ciò che all’inizio era forma può poi essere sfondo e viceversa.
- La psicologia della Gestalt mira a scoprire come un individuo interrompe il processo di formazione ed eliminazione di Gestalts o figure. In questo modo, è possibile sapere quali evita e cosa prova quando si producono e vengono modificate.
- Nella terapia della Gestalt, gli individui attraversano diverse fasi: strato falso, strato fobico, strato di impasse, strato implosivo e strato esplosivo.
- Il “rendersi conto” corrisponde alla capacità di un individuo di percepire ciò che sta accadendo nel proprio ambiente e dentro di sé. Così ci si può “rendere conto” del proprio interno, e sperimentare sentimenti e pensieri; dall’esterno o dall’ambiente, e scoprire sensazioni ed esperienze; o dalla zona intermedia o zona della fantasia, che racchiude il passato e il futuro.
- La personalità ha a che fare sia con la coscienza che con l’incoscienza ed è formata dalla sfera interna ed esterna dell’individuo. Cioè, corrisponde all’origine di tutti i pensieri e credenze e al mondo esterno che ci circonda. La personalità può essere abbandonica, persecutoria, depressiva o sicura.
- Alcuni giochi o tecniche che facilitano l’apprendimento dell’individuo nella terapia della Gestalt sono la sedia vuota o la sedia calda, il fare il giro, le questioni in sospeso, mi prendo la responsabilità, il gioco della proiezione, l’antitesi o il gioco di ruolo, il ritmo del contatto-ritiro e l’esagerazione.